È una domanda ricorrente in tutti coloro che si stanno avvicinando al mondo della raccolta differenziata solo di recente: dove si butta il Tetrapak? Cerchiamo di svelare una volta per tutte come approcciare a un corretto comportamento in questo ambito, comprendendo come conferire il Tetrapak.
Cos’è il Tetrapak
Il Tetrapak è un particolare materiale realizzato dall’omonima azienda svedese, che li ha lanciati diverso tempo fa sul mercato. Inizialmente i Tetrapak venivano utilizzati esclusivamente per il trasporto e per la conservazione del latte, ma oramai hanno allargato la propria utilità a molti altri alimenti.
In sintesi, il Tetrapak è composto da tre diversi materiali: una carta rivestita da materiale plastico per l’esterno, e alluminio per l’interno.
Come sono realizzati
I Tetrapak sono realizzati mediante un particolare procedimento oramai consolidato. La carta viene prodotta senza alcun collante chimico nel processo (la lavorazione avviene esclusivamente a caldo): in questo modo la carta si può unire all’alluminio e a un sottile strato di polietilene, utili per poter ottenere una totale impermeabilità del contenitore.
Come riciclarli
Il Tetrapak può essere oggetto di un riciclo che favorisce la separazione dei tre materiali che li compongono, materiali che sono poi destinati al vero e proprio riciclo.
Dunque, dalla lavorazione del Tetrapak si generano sia la carta, per la produzione di cancelleria o altro materiale, sia l’ecoallene, un materiale plastico che si presta a tanti utilizzi, come in edilizia.
Dove si butta il Tetrapak?
Arriviamo dunque al focus del nostro articolo odierno: dove si butta il Tetrapak?
La risposta è… dipende! Dipende da quanto suggerito dal Comune che gestisce il servizio locale della raccolta differenziata, considerato che alcuni enti prevedono il suo conferimento nel cassonetto della plastica, mentre altri preferiscono invece che venga conferito nella carta.
Dunque, che fare?
Il nostro suggerimento è quello di ottenere uno specifico chiarimento sul sito internet del vostro Comune o quello della società che gestisce il servizio di raccolta differenziata.
In ogni caso, prima del conferimento nel cassonetto di destinazione, i contenitori dovranno essere ben lavati e schiacciati, permettendo così l’eliminazione di ogni residuo alimentare.
Inoltre, se la destinazione preferita dal Comune è quello del mastello della carta, sarebbe preferibile togliere il tappo (di norma, di plastica), che andrà comunque smaltito in modo diverso.
Speriamo che queste brevi informazioni vi siano state d’aiuto per poter migliorare la conoscenza del Tetrapak e, di conseguenza, avvicinarvi a un corretto trattamento di questo materiale. Ricordatevi di domandare chiarimenti al vostro Comune e… buona raccolta differenziata!