Punture di Tafano: precauzioni e rimedi naturali

Per chi non lo sapesse, in tutto il mondo esistono all’incirca 3000 varietà di Tafani. Si tratta di una cifra abbastanza consistente per un insetto. In Italia, le specie conosciute sono circa 80. L’unico luogo del mondo dove proliferano in abbondanza però è la foresta pluviale.

I Tafani prendono anche il nome di Tabanidi e fanno parte di una famiglia cosmopolita di insetti appartenenti all’ordine dei Ditteri. A prima vista questi particolari animali, simili a delle mosche, vivono e si riproducono in zone paludose e umide e sono molto attivi in quei luoghi dove il clima è caldo e soleggiato.

I tafani inoltre svolgono un ruolo fondamentale nell’impollinazione della flora. Gli esemplari maschi si nutrono prevalentemente di nettare e polline. Le femmine invece prediligono il sangue dei mammiferi.

Quali sono i sintomi di una puntura di Tafano

Generalmente, quando si viene punti da un Tafano si sente un dolore talmente forte da richiedere vari giorni per sparire del tutto. Il dolore è molto intenso perché la puntura è profonda. Inoltre, si tenga presente che a seguito di punture a opera di tafano, c’è un’ampia possibilità di sviluppare anche delle infezioni. Ma vediamo nello specifico quali sintomi si provano:

  • appena punti da un tafano, la zona interessata dal morso dell’insetto si gonfia e diventa rossa. Questo fenomeno si verifica perché il rilascio di istamina dei tessuti intorno all’area del morso provoca infiammazione, e di conseguenza l’insorgere di prurito. L’arrossamento può coinvolgere anche le zone delle labbra e degli occhi. Nel caso in cui si noti il pus nell’area interessata dalla puntura dell’insetto, si consiglia di contattare al più presto il medico;
  • in alcune persone, un morso di tafano può innescare anche delle vere e proprie reazioni allergiche che consistono in non rare eruzioni cutanee, orticaria e respiro affannoso;
  • in casi ancora meno diffusi c’è chi ha manifestato problemi di vertigini o sensazione di debolezza.

Quali rimedi naturali possiamo adoperare in caso di puntura da Tafano

Prima di elencare dei rimedi naturali per arginare le conseguenze delle eventuali punture di tafano, precisiamo che la miglior cosa da fare in questi casi è rivolgersi a un medico o a un farmacista, in modo da evitare un probabile e talvolta pericoloso shock anafilattico. Tuttavia, esistono dei rimedi naturali per iniziare almeno a tamponare la ferita, prima di interventi medici in seguito a reazioni allergiche serie o eventuali complicazioni.

sintomi di una puntura di Tafano

In linea generale, le punture d’insetto spariscono da sole nel giro di 2-3 giorni. Purtroppo nel caso del Tafano la questione si complica, ma niente paura. Qui di sotto un breve e utile elenco da consultare se si dovessero essere punti da un tafano:

  • per prima cosa evitate di grattarvi, anche se l’istinto immediato sarà probabilmente quello contrario. È invece bene resistere e non toccare la zona dell’epidermide colpita dalla puntura del tafano. Persistere assecondando la fastidiosa sensazione di prurito non farà altro che peggiorare la situazione;
  • non appena si viene punti da un tafano, è consigliabile pulire subito la ferita. Usate dell’acqua fredda e un sapone antisettico, in mancanza di quest’ultimo è meglio evitare i normali detergenti;
  • un buon metodo per alleviare il dolore in seguito a un morso di tafano invece è quello di applicare del succo di Aloe vera sulla ferita. In alternativa va bene anche l’aceto. Altri palliativi della nonna includono l’applicazione di impacchi fatti con bicarbonato di sodio, acqua e cipolla;
  • contro il gonfiore dovuto alla puntura sono utili dei cubetti di ghiaccio da sovrapporre all’area;
  • in ultimo, dopo aver fatto ricorso a uno dei rimedi elencati, è opportuno coprire con una garza la zona interessata.

In che modo prevenire le punture di Tafano

Le punture di Tafano possono essere prevenute in vari modi. La cosa più semplice da fare, ovviamente, è indossare maglie a maniche lunghe e pantaloni, se si prevede di andare in un luogo dove queste tipologie di insetti abbondano. Cercate di mantenere il corpo sempre freddo, evitate i profumi e armatevi poi di repellenti anti-Tafani; in commercio si trovano facilmente. Se invece volete ricorrere a qualche espediente naturale ed economico, basta munirsi di aglio. Pare che questa pianta bulbosa riesca ad allontanare questi fastidiosi insetti con efficacia e rapidità.

Alcune curiosità sui Tafani

Pare che le femmine di Tafano siano particolarmente aggressive nel momento in cui consumano il loro pasto di sangue. Questo avviene perché spesso non riescono a sfamarsi del tutto e inseguono la propria vittima, attaccandola, fino a quando non saranno completamente soddisfatte.

Una puntura di Tafano provoca tanto dolore perché avviene un vero e proprio laceramento della pelle a danno della “vittima”. Questi insetti godono di potenti mandibole utili a far uscire il sangue che verrà poi assunto tramite il canale alimentare.

I tafani, oltre che attaccare gli esseri umani, prendono di mira anche gli animali, in particolare bestiame e cavalli. Non a caso nel Regno Unito prendono il nome di “horse-fly” che letteralmente vuol dire “mosche dei cavalli”.

Loiasi

Tra le malattie trasmesse potenzialmente dal tafano, la loiasi è sicuramente quella più nota e fastidiosa. Si tratta infatti di una patologia che viene contagiata con il deposito di larve a livello cutaneo: nella nostra pelle, le larve maturano in poco più di tre mesi, e prima che le microfilarie possano essere riscontrate nel sangue periferico, a livello cutaneo si osserveranno degli edemi dovuti all’eliminazione dei cataboliti da parte delle stesse filarie. Di norma gli adulti si spostano sottopelle rapidamente, con periodicità diurna, e nel loro passaggio sono anche visibili.

Per riconoscere la loiasi ancor prima della diagnosi (che viene effettuata mediante ricerca e conteggio delle microfilarie nel sangue) si può far riferimento ai sintomi: febbre leggera, lacrimazione e infiammazione agli occhi, dolori nevralgici, edema, eventuali corioretiniti, meningiti, encefaliti.

Per quanto concerne la terapia risolutiva, gli adulti possono essere estratti per via meccanica dal tessuto sottocutaneo e dalla congiuntiva. Il farmaco che viene generalmente utilizzato è la dietilcarbamazina, da assumere sotto stretta sorveglianza medica. A volte può essere necessario assumere anche antistaminici e corticosteroidi.

Per poterne sapere di più vi consigliamo naturalmente di parlarne con il vostro medico di fiducia e cercare di giungere a una piena condivisione sul da farsi per evitare eventuali complicazioni.

Approfondimenti e bibliografia