Mangiare più pesce o assumere un integratore di olio di pesce può ridurre il rischio di infarto, stando a quanto suggeriscono un paio di studi clinici condotti da Harvard – led. Lo studio sottolinea infatti come diversi benefici per il cuore possono essere assicurati dall’assunzione di acidi grassi omega-3, trovati sia in persone sane che in persone con condizioni che invece li pongono a maggiore rischio di attacco di cuore, ictus o malattia cardiaca.
In particolare, uno studio ha sottolineato come la vitamina D e Omega-3, assunta mediante una dieta a base di pesce o assunzione di un integratore di olio di pesce erano associate al minore rischio di attacchi di cuore.
Nel frattempo, è stato anche scoperto come una forma purificata di acidi grassi omega-3 abbia ridotto il rischio di morte per malattia cardiaca, attacco cardiaco o ictus in persone con arterie indurite o altri fattori di rischio cardiaco, stando ai risultati della riduzione degli eventi cardiovascolari con Icosapent Ethyl Intervention Trial.
I due studi paralleli forniscono così la prova che gli acidi grassi omega 3 trovati nel pesce come salmone, sardine o tonno possono avere un effetto benefico sulla salute del cuore, come specificato dal dottor J. Manson, responsabile della medicina preventiva presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston, e ricercatore capo per il trial VITAL.
Il ricercatore ha specificato di non stare raccomandando a tutti nel mondo di iniziare ad assumere integratori di olio di pesce. In termini di omega 3 – dichiara il responsabile dello studio – la cosa migliore da fare è cercare di assumere più pesce nella propria dieta, al fine di conseguire i migliori benefici, pur dietro condivisione con il medico.
Vantaggi per la salute sembrano essere diffusi anche con l’uso di integratori di olio di pesce, che hanno il rischio di infarto del 28 per cento in un periodo di follow-up di cinque anni.