Sfoggiare una capigliatura dall’aspetto sano è fondamentale per qualsiasi donna. Purtroppo, esistono diversi casi che non rendono questa situazione possibile. Nell’elenco è possibile includere, per esempio, le diagnosi di alopecia, così come quelle di effluvium. Da non dimenticare sono altresì le conseguenze della chemioterapia.
In questi frangenti, molte donne possono sentirsi a disagio nell’andare in giro con palesi segni di calvizie. Per ovviare a questo problema, si ricorre spesso alla parrucca. Per chi non lo conosce, il mondo delle parrucche e topper donna può non essere semplice da approcciare. Esistono tanti prodotti e, al primo impatto, possono sembrare uno uguale all’altro. Ovviamente non è così. Si può infatti parlare di diversi grazie ai quali è possibile scegliere una parrucca di vera qualità. Scopriamone alcuni nelle prossime righe di questo articolo.
Parrucca: da cosa è composta?
Come in tutti i casi, anche in questo è opportuno, per capire come procedere nella scelta, capire bene con cosa si ha a che fare. Le parti di cui è composta una parrucca comprendono una calotta, che può essere realizzata in rete con una garza, e i capelli fissati sopra ad essa che, come ben si sa, possono essere sia naturali, sia di origine sintetica.
Tornando un attimo alla calotta, ricordiamo che la sua estensione può variare. In alcuni casi, copre totalmente il cranio. In altri, invece, si estende solo su parte di esso.
Differenti tipologie di parrucche
In commercio esistono differenti tipologie di parrucche. La principale peculiarità da considerare quando si parla degli aspetti che le distinguono sono i capelli che, come già accennato, possono essere sia naturali, sia sintetici. Anche se i primi sono al centro delle preferenze di chi acquista l’accessorio a cui è dedicato questo articolo ricordiamo, per amor di precisione, che anche con i secondi si può apprezzare un livello di qualità ottimale.
Un contro che è bene tenere in considerazione nel momento in cui si sceglie una parrucca con capelli sintetici – risparmiando dal punto di vista economico – riguarda le oggettive difficoltà nella gestione della capigliatura quando la si acconcia. I capelli sintetici, infatti, non possono essere sottoposti al calore del phon e di altri strumenti di styling, come per esempio la piastra. Le parrucche che li vedono “protagonisti” non sono quindi adatte a chi vuole sfoggiare acconciature particolarmente elaborate.
Un’altra differenza importante tra le parrucche disponibili sul mercato riguarda le modalità di fissaggio dei capelli. In questo caso, si può procedere sia a macchina, sia con un approccio manuale (il secondo, per ovvi motivi, comporta un maggior onere economico a carico del cliente finale).
Anche se i risultati sono migliorati molto negli ultimi tempi, nel momento in cui si acquista una parrucca caratterizzata dalla presenza di capelli fissati a mano bisogna farsi trovare pronti a una mobilità ridotta della chioma. Alla luce di ciò, si stanno diffondendo sempre di più le parrucche con tecnica mista. In questo modo, si riesce a contenere il prezzo e a offrire al consumatore un prodotto dall’effetto il più naturale possibile.
Taglia e qualità dei materiali
Come è chiaro, sono diversi i criteri da prendere in esame nel momento in cui ci si chiede come scegliere una parrucca da donna. Un altro rilevante è la taglia. Prima di acquistare, è bene prendere la circonferenza del cranio e controllare che il negozio fisico o e-shop scelto non offra solo prodotti di taglia unica (è molto raro, ma è meglio accertarsi).
Fondamentale è anche la qualità dei materiali. Quelli della calotta, per esempio, dovrebbero essere sempre anallergici.
Sistemi di fissaggio
Concludiamo con un focus sui sistemi di fissaggio, che sono due. Il primo, che prevede la presenza di cinghie e/o fibbie, è dedicato a chi indossa la parrucca sui capelli naturali, situazione in cui è bene evitare di posizionare l’accessorio subito dopo aver lavato la chioma. Nel secondo caso, invece, i destinatari sono coloro i quali non hanno più i loro capelli naturali. In questo frangente, il fissaggio richiede la presenza di strisce adesive ad hoc posizionate sotto la calotta.