Domenica 7 luglio 2019, alle ore 6.30, scatterà la 33ma edizione della Maratona dles Dolomites, una delle granfondo ciclistiche più importanti e ammirate del mondo, con un percorso che si snoda tra le Dolomiti, patrimonio dell’Unesco da un decennio.
Tema dell’evento è Duman, o “domani”, in ladino. Un vero e proprio invito a tutti, ciclisti e non ciclisti, a porsi delle domande sul futuro del Pianeta partendo dai propri comportamenti e, dunque, da ciò che possiamo concretamente fare come individui e come collettività per poter contenere e ottimizzare le risorse naturali.
Un appuntamento storico
Con l’occasione, ricordiamo che la prima edizione della Maratona dles Dolomites è stata organizzata nel 1987. All’epoca l’iniziativa fu quasi “sperimentale”, tanto che – rispetto ai grandi numeri odierni – parteciparono “solamente” 166 ciclisti provenienti dall’Italia, dalla Germania e dall’Austria.
Il numero di partecipanti è poi cresciuto in maniera costante nel corso degli anni successivi e, anno dopo anno, l’importanza dell’iniziativa sportiva è cresciuta in maniera davvero notevole. Basti considerare che nel 1990, a soli tre anni di distanza dal varo di questa attività sportiva (ma non solo), i partecipanti erano già circa 1.000, mentre a metà degli anni ’90 il numero era salito a quota 6.000 appassionati ciclisti, ammessi alla maratona dolomitica.
Il numero crebbe poi in misura considerevole negli anni successivi, tanto che gli organizzatori decisero di porre un numero chiuso ai partecipanti. È del 2005, infatti, la decisione di introdurre un particolare sistema a sorteggio: possono partecipare solo 9.000 ciclisti tra tutti quelli candidati. A proposito, negli ultimi anni, oltre 30.000 ciclisti da tutto il mondo hanno avuto la bella idea di pre-iscriversi alla Maratona dles Dolomites – Enel sperando di essere sorteggiati.
Non vi viene voglia di fare altrettanto?