L’acqua è uno dei beni più preziosi per il futuro, e l’irrigazione dei campi sarà fondamentale con il continuo aumento della popolazione da sfamare. Il cambiamento climatico renderà l’acqua ancora più preziosa.
Lo spreco di acqua che oggi è comune in Occidente dovrà essere fermato, con nuove infrastrutture e nuovi metodi di irrigazione dei campi agricoli. Si deve iniziare a programmare l’agricoltura del futuro oggi.
Per questi motivi, il Governo ha appena varato un piano, finanziato con 120,4 milioni di euro, per migliorare le infrastrutture e la ricerca sui sistemi di irrigazione. Gli investimenti confluiranno dal Fondo investimenti per lo sviluppo infrastrutturale per il Paese al Ministero delle Politiche Agricole, che li metterà a disposizione anche per le emergenze.
È stato proprio il Ministro Maurizio Martina a confermare gli stanziamenti, specificando la divisione tra ricerca, infrastrutture ed emergenze. I primi due temi sono stati definiti “cruciali” sia come risorse strategiche per per combattere il cambiamento del clima.
L’Italia è in prima linea in questa ricerca, sia per le croniche deficienze della sua rete idrica, sia per la grave siccità che ha colpito il paese.
L’agricoltura italiana deve essere rilanciata, e ha bisogno di investimenti. Il risparmio sulle irrigazioni è fondamentale, sia da un punto di vista ambientale che economico. Soprattutto in previsioni dei rincari dell’acqua, come bene sempre più prezioso.
Il Ministero ha deciso di stanziare 10,5 milioni per migliorare la produttività e difendere la biodiversità italiana. Qualche milione andrà per le emergenze in Veneto, coinvolte nel problema PFAS, e alla Terra dei Fuochi, mentre lo stanziamento più consistente, oltre i 100 milioni, è destinato alla ricerca, alla bonifica e ai progetti infrastrutturali, inclusi progetti di riqualificazione e prevenzione. Saranno finanziati quei progetti volti a trovare nuove soluzioni agricole, ma anche a ripristinare aree oggi dissestate e improduttive.