Sono sempre di più le persone che scelgono di dedicarsi all’hobby della coltivazione di cannabis in casa. Quando si prende questa decisione, è necessario dotarsi dell’occorrente giusto. Fondamentale innanzitutto è dotarsi di una grow box. Dal momento che le scelte disponibili sul mercato sono numerose, nelle prossime righe abbiamo raccolto alcuni consigli per chi vuole acquistare il prodotto giusto.
Cosa è la grow box
Partiamo dalle basi, cercando di capire di cosa si parla quando si chiama in causa la grow box. Con questo termine, si inquadra un ambiente che ha il fine di riprodurre, all’interno di un parallelepipedo, quello che normalmente succede in natura quando crescono svariate tipologie di piante, tra le quali è possibile citare la cannabis.
Le condizioni naturali vengono riproposte per quanto riguarda aspetti come la natura, i valori di umidità, la ventilazione.
L’importanza della grow box con kit completo
Se ci si chiede quale grow box acquistare per coltivare cannabis indoor a casa, un doveroso cenno deve essere dedicato a quelle con kit completo. Di cosa si tratta? Come appena accennato, di kit caratterizzati dalla presenza, oltre che della box vera e propria, anche di strumenti come i timer, i cavi, i ventilatori.
Questa opzione può causare preoccupazioni riguardanti i costi. Niente paura! Nel momento in cui si chiamano in causa le grow box con kit, infatti, si inquadrano delle soluzioni a prezzi accessibili, che si aggirano attorno ai 200/300 euro.
Al netto di questo consiglio, è possibile entrare nel vivo di alcuni consigli riguardanti le peculiarità della struttura vera e propria. Scopriamoli nel prossimo paragrafo.
Grow box perfetta: come deve essere?
Tenendo conto del fatto che, sul mercato, esistono tantissime grow box e che le esigenze del singolo utente possono cambiare notevolmente, ricordiamo l’esistenza di alcuni criteri di qualità che fanno la differenza.
Tra questi, rientra la scelta di una box caratterizzata da una struttura solida e resistente. Alla luce di ciò, quando si parla del materiale è il caso di focalizzarsi su alternative come l’acciaio, evitando i materiali plastici. Proseguendo con l’elenco dei criteri fondamentali in sede di acquisto di una grow box per coltivare la canapa e altre piante (qui un approfondimento sul tema generale), un doveroso cenno deve essere dedicato al rivestimento esterno. Per proteggere le piantine, infatti, la box deve essere coperta da quello che, in gergo tecnico, è noto come telo mylar.
Quest’ultimo deve avere peculiarità specifiche per poter essere di qualità. Quali sono? Prima di tutto, deve essere in grado di riflettere alla perfezione le luci interne. Il telo mylar, che si apre e si chiude con una cerniera, deve altresì impedire la penetrazione della luce esterna. Come ben sa chi conosce i cicli di illuminazione della cannabis, esistono delle ore della giornata durante le quali le piantine devono stare totalmente al buio.
Una parentesi da aprire quando si discute di criteri per la scelta della grow box perfetta riguarda la sua capienza. Ricordando ancora una volta che tutto dipende dalle esigenze del singolo coltivatore facciamo presente che, in linea di massima, è meglio focalizzarsi verso box caratterizzate da un’estensione di un metro quadro minimo. Per quanto riguarda l’altezza, il minimo è di 1/1,5 metri.
Per amor di precisione, ricordiamo l’esistenza delle mini grow box, ideali per i principianti ma comunque in grado di garantire buone soddisfazioni.
Concludiamo con un focus sulla forma. Alcuni breeder esperti tendono a consigliare ai neofiti di focalizzarsi verso box rettangolari. Come mai? Oltre alla questione dell’ingombro contenuto, è il caso di rammentare che, quando si ha a che fare con una grow box a pianta rettangolare, in virtù della maggior vicinanza tra le pareti si può apprezzare una riflessione amplificata della luce. Il risultato? Una forte efficacia anche quando si opta per lampade contraddistinte da una potenza bassa.