L’eclissi lunare è un fenomeno che da sempre affascina l’uomo. E non è un caso che nelle occasioni in cui avviene, centinaia di migliaia di persone si radunino nei luoghi più bui delle città per ammirarla. Avvenimenti che, come vedremo nel corso dell’articolo, non sono poi così rari, che si tratti di un’eclissi totale o parziale.
In media le eclissi lunari avvengono nella misura di tre ogni due anni, e non mancano periodi in cui ne avvengono addirittura tre in un solo anno. Dati che ci confermano, quindi, che non si tratta di rari episodi. Ma scientificamente, che cos’è un eclissi lunare?
In astronomia con la parola “eclissi” si definisce l’oscuramento totale o parziale di un corpo celeste. Nell’eclissi lunare il corpo celeste che copre la Luna è il pianeta Terra. Questa attraversa il cono d’ombra generato dal pianeta Terra quando si trova tra la Luna e il Sole, dal quale arriva la luce che illumina la Luna. Un’eclissi può avvenire solo quando la Luna è in opposizione rispetto al Sole, un avvenimento conosciuto col nome di plenilunio o “Luna piena”.
Parliamo di eclissi lunare parziale quando la Luna intercetta soltanto un pezzo del cono d’ombra creato dalla Terra, mentre quando si verifica un’eclissi totale la Luna passa interamente attraverso il cono d’ombra. Eppure non tutti i pleniluni portano all’eclissi: il motivo è che l’orbita della Luna ha un’inclinazione di circa 5 gradi rispetto all’orbita seguita dal pianeta Terra. Quindi possiamo concludere dicendo che un’eclissi avviene solo quando la Luna piena è nelle vicinanze di uno dei due “nodi”, i punti dove l’orbita lunare incrocia il piano orbitale della Terra.
La più recente eclissi lunare parziale in Italia
Tra le più recenti eclissi lunari parziali visibile dall’Italia, si ricorda quella avvenuta nell’anno 2006. Questo evento fu caratterizzato da una particolarità: fu possibile osservare solamente l’uscita dall’ombra in seguito al sorgere della Luna.
Ma questa eclissi lunare parziale non è di certo l’unica tra le più recenti visibili dall’Italia, un’altra degna di nota è quella avvenuta durante la notte fra il 16 e il 17 agosto del 2008 che fu contraddistinta da una magnitudo dell’80,6%.
Infine, ricordiamo un’altra eclissi ancora più recente, avvenuta il 31 dicembre 2009, che può essere considerata a tutti gli effetti un’eclissi totale di penombra con solo una fase di eclissi parziale d’ombra breve; basti pensare che soltanto il 7,6% del diametro lunare ne è stato interessato.
Come osservare un’eclissi lunare
L’eclissi lunare è un episodio molto bello che nessuno vorrebbe mai farsi scappare. Bisogna però prendere atto che si tratto di un fenomeno oggettivamente “breve”. La durata di un’eclissi è di circa 100 minuti, motivo per cui in tanti potrebbero restare a bocca asciutta. La luna attraversa il cono d’ombra con una modesta velocità, detta del moto di rivoluzione lunare, molto minore di quella della rotazione della Terra. È proprio questa velocità che determina la durata dell’eclissi in un determinato punto del globo terrestre. Detto ciò andiamo a vedere come organizzarsi per osservare un’eclissi lunare. Per prima cosa occorre informarsi delle previsioni meteo e accertarsi che non ci siano condizioni che potrebbero disturbare o alterare la visione.
Riguardo ai luoghi più indicati per fruire uno spettacolo mozzafiato è consigliabile una gita in collina e per chi non può allontanarsi dalla città un parco pubblico, possibilmente poco illuminato, andrà più che bene. Inoltre chi volesse immortalare l’eclissi dovrà munirsi di una macchina fotografica reflex dotata di un teleobiettivo e di un cavalletto, quest’ultimo è un oggetto indispensabile per fotografare la Luna. Chi invece vuol soltanto ammirare al meglio il fenomeno può armarsi di telescopio, in commercio se ne trovano tanti, anche a prezzi ragionevoli.