L’American Staffordshire Terrier, meglio conosciuto come Amstaff, è un cane per certi aspetti simile al Pitbull (motivo per cui viene spesso confuso con quest’ultimo!). Scopriamo al meglio questa bellissima razza, talvolta macchiata da un ingiusto pregiudizio di aggressività e pericolosità. Miti e leggende che… lasciano il tempo che trovano.
Quali sono le origini dell’Amstaff e lo standard di razza
Come accennato nell’introduzione, questo cane a prima vista può essere scambiato per un Pitbull. In effetti, le due razze sono realmente molto simili tra loro e trovare le differenze non è per niente facile. Mettiamoci poi le somiglianze del temperamento e il tutto diventa un’impresa ardua. È stato proprio questo insieme di caratteristiche assimilabili tra i due a fare sì che l’Amstaff sia considerato il cugino ufficiale del Pitbull.
L’American Staffordshire Terrier è una razza molto popolare sia negli Stati Uniti d’America che in Europa. Le sue origini risalgono al 1885 circa, proprio negli USA. Il suo albero genealogico vanta due razze non da poco: il Bull Terrier e il Blue Paul Terrier. Purtroppo inizialmente l’Amstaff venne impiegato come cane da combattimento nelle arene, un destino non dissimile da altre razze di questo tipo. Un triste passato che gli è costato caro perché, anche molti anni dopo, c’è chi ha sfruttato la forza dell’Amstaff per combattimenti clandestini.
L’aspetto generale dell’Amstaff è quello di un cane di taglia grande; ben muscoloso, agile e dalle belle linee. Non troppo alto sugli arti, né troppo snello. La testa è massiccia, di forma leggermente quadrata e armoniosa. Le orecchie sono poste in alto e gli occhi, ben distanziati, hanno un colore scuro. Il muso, come la testa, è di forma quadrata, grazie alla sua mandibola abbastanza sviluppata. La coda non deve mai essere troppo bassa, di fatto sembra quasi un prolungamento della colonna vertebrale. Il pelo è corto e lucido, i colori consentiti dallo standard di razza sono di solito il nero, il marrone e il bianco in piccole percentuali.
Tutto ciò che c’è da sapere riguardo al carattere dell’Amstaff
Nonostante il carattere dell’American Staffordshire Terrier sia simile a quello del Pitbull, va detto che tra i due ci sono delle differenze sostanziali. Per esempio, l’Amstaff è molto più temperato benché la sua sia comunque una personalità forte e orgogliosa. Questi ultimi aspetti non devono però essere scambiati per aggressività: l’Amstaff è dotato di ottimo autocontrollo e infinta dolcezza. Ama stare in compagnia e non sopporta la solitudine.
L’Amstaff per sua indole è capace di distinguere se la persona che ha di fronte è un possibile aggressore oppure no, grazie alla sua spiccata sensibilità. Ciò significa che è un ottimo cane da guardia, oltre che un amico da amare, ma solo se il suo padrone sarà all’altezza della sua intelligenza e bontà d’animo. Il ruolo che gli viene dato fin da cucciolo si rivelerà appunto fondamentale in futuro.
Spesso l’Amstaff paga il prezzo di avere una fisicità imponente, che nelle mani sbagliate può essere sfruttata nel peggiore dei modi. Una corporatura tanto massiccia come la sua e necessita però di esercizio fisico. Infatti, il suo ambiente ideale è una casa con molto spazio a disposizione, meglio ancora se in campagna, in modo da permettergli di scorrazzare liberamente quando vuole. Certo, può anche adattarsi a vivere in appartamento, purché si abbia tempo a sufficienza da dedicargli con uscite quotidiane al parco, o comunque in luoghi dove l’Amstaff può dare sfogo a tutta la sua energia. Si tenga presente che un cane con uno stile di vita sedentario, oltre a mettere su peso rischiando eventuali problemi di salute, sarà un cane tendenzialmente triste e depresso.
I giochi per cui l’Amstaff è particolarmente portato sono il frisbee, il riporto del bastone o della pallina. Inoltre ama socializzare, non solo con altri componenti della famiglia come si è già accennato, ma anche con altri cani o persone estranee. Il padrone ideale dell’Amstaff è dunque una persona non indulgente, responsabile e soprattutto attiva. Un cane per molti, ma non per tutti.
L’Amstaff è un cane sicuro se in casa ci sono dei bambini?
Malgrado i tanti pregiudizi che incombono sull’Amstaff la realtà è ben diversa. Questo cane così temuto, non solo ama incondizionatamente il suo padrone, ma si lega tanto anche ad altri componenti della famiglia. In particolare, lui ama molto i bambini; tenero, paziente e giocherellone sarà per loro un ottimo compagno di avventure e un affidabile protettore. Quindi, la risposta alla domandare dà il titolo a questo paragrafo non può che essere affermativa: l’Amstaff è senza ombra di dubbio un cane adeguato a chi ha dei bambini. Ovviamente, come per ogni altra razza, bisognerà educarlo fin da cucciolo alla socializzazione, senza istigarlo all’aggressività.
Quali patologie rischia l’Amstaff
Sfortunatamente l’Amstaff è una razza che può soffrire con una certa frequenza di alcune malattie e problemi di salute. Una patologia con cui bisogna fare spesso i conti è l’Atassia ereditaria. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando di un disturbo generativo del sistemo nervoso che si manifesta con la perdita di coordinazione dei movimenti.
L’Amstaff può anche soffrire di cardiopatie. Ragion per cui si consigliano delle visite veterinarie regolari, in modo da tenere sotto controllo il suo stato di salute. Altra patologia che può colpire l’Amstaff è la displasia dell’anca, una malformazione che si sviluppa durante la sua crescita. Questa malattia fortunatamente può essere diagnosticata con delle radiografie fin da quando il cane è cucciolo. Attraverso questi accertamenti, il veterinario studia lo stato delle sue cartilagini e agisce di conseguenza. La displasia non andrebbe prese alla leggera perché può provocare un’artrosi progressiva. L’età media di un Amstaff, a dispetto di eventuali problematiche, è di 15 anni. Possiamo dunque confermare che si tratta di una razza longeva.
Amstaff: prezzo e allevamenti
L’Amstaff viene allevato soprattutto come cane da compagnia. Ciò però non esclude che possa essere un meraviglioso esemplare da esposizione per via della sua bellezza. Un cucciolo può oscillare dai 1000 euro fino a un massimo di 1500 euro. Le differenze di prezzo dipendono dalla tinta e dalle sue dimensioni, oltre che dall’allevamento a cui ci si rivolge.