Stando a quanto afferma una recente ricerca pubblicata su Nature, gli uragani diventeranno sempre più potenti. E, ben inteso, la colpa è dell’uomo: la ricerca sostiene infatti che sarebbero proprio i cambiamenti climatici, di cui in buona parte la responsabilità è dell’umanità, a condurre in peggioramento gli uragani, con conseguenze sempre più devastanti per le zone colpite.
In particolare, stando a quanto suggeriscono i calcoli degli esperti, se nel corso del secolo la temperatura media globale dovrebbe effettivamente alzarsi di 3-4 gradi, avremo un aumento medio tra il 5% e il 10% delle precipitazioni atmosferiche connesse a un uragano, e uno sviluppo di circa 45 kmh della velocità dei suoi venti.
Insomma, lo studio condotto dalla Rutgers University non sembra usare mezzi termini, e rammenta come le conclusioni supportino ulteriori considerazioni negative a quanto già conosciamo, e cioè che è opportuno rallentare subito il surriscaldamento globale, con passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili il prima possibile.
Ad ogni modo, proprio per questo motivo, sembra che la ricerca non apporti nulla di nuovo a quanto già noto alla comunità scientifica, tanto che altri studi recenti hanno già evidenziato simili risultati. Tuttavia, nonostante ciò, vi è molta eterogeneità nel tentativo di calcolare con precisione quale sarà l’impatto dei cambiamenti climatici: non è ad esempio universalmente accettata la previsione di aumento del 5-10% delle precipitazioni.
In ogni caso, il fatto che vi sia un concreto dibattito interno alla comunità scientifica sul calcolo delle conseguenze, non deve affatto distrarre dalla necessità di arrivare il prima possibile all’intervento concreto sui cambiamenti climatici. Un aumento del 5% (dunque, collocandosi nella parte bassa delle stime succitate) potrebbe infatti mandare in crisi il sistema di smaltimento dell’acqua piovana di una città, mentre una velocità media dei venti di 20kmh in più causerebbe comunque delle conseguenze molto significative.