Secondo quanto afferma all’Ansa l’esperto Andrea Trentini, presidente dell’associazione arboricoltori, nei boschi che sono stati duramente colpiti dal maltempo, devono essere assolutamente evitati degli interventi affrettati.
Molto – sottolinea l’esperto – dipenderà dal punto in cui sarà arrivato l’esbosco in primavera, visto e considerato che l’insetto bostrico dell’abete rosso potrebbe creare dei focolai. Il presidente ha inoltre aggiunto di non ritenere che con un evento talmente eccezionale un bosco misto sarebbe resistito meglio di uno solo di abeti, come invece è stato sostenuto da alcuni, citando come esempio delle proprie teorie il parco delle Terme di Levico, che è stato completamente distrutto nonostante fosse ricco di tantissime specie.
Infine, secondo l’esperto, il rimboschimento sarebbe fondamentale, considerato altresì che i boschi colpiti creano del reddito. La natura è certamente in grado di pensarci da sola nel ricostruire quanto distrutto, tuttavia i tempi dell’uomo sono evidentemente diversi e più ristretti di quelli della natura. Dunque, le forti piogge, seguite da un vento fortissimo, hanno generato un effetto domino, un albero e caduto sull’altro, peggiorando ulteriormente la situazione – ha concluso Fortini.