I ricercatori del Mozambico stanno studiando per comprendere la genetica degli elefanti che nascono senza zanna, e hanno scoperto che questa caratteristica ha dato loro un “vantaggio biologico“.
Durante i 16 anni di guerra civile in Mozambico, il 90% degli elefanti del Parco Nazionale Gorongosa del Mozambico sono stati macellati per la loro carne e l’avorio. Un terzo degli elefanti nati dopo la guerra, conclusasi nel 1992, non ha sviluppato le zanne. Si tratta di un approccio molto insolito, se si considera come normalmente solo il 2-4 per cento degli elefanti africani è nato senza zanne nel periodo precedente.
Ebbene, i ricercatori ritengono ora che i genitori degli elefanti abbiano trasmesso il tratto senza zanne ai loro figli, come mezzo per proteggerli dai cacciatori.
Come riportato da National Geographic, l’ecologo comportamentale dell’Università dell’Idaho Ryan Long ha dichiarato che “la prevalenza è davvero notevole e sottolinea il fatto che alti livelli di pressione di bracconaggio possono fare di più che rimuovere individui da una popolazione. Le conseguenze di tali drammatici cambiamenti nelle popolazioni di elefanti sono appena iniziate ad essere esplorate”.
Secondo il Mail Online, l’ecologa e biologa della conservazione Dominique D’Emille D’Emille Correia Gonçalves, ha poi aggiunto che “il bracconaggio d’avorio prende di mira i grandi animali zannati, e la popolazione di elefanti oggi deriva dalla maggior parte degli elefanti che sono sopravvissuti alla guerra, dove sono stati braccati pesantemente proprio a causa delle loro zanne”.
La spiegazione chiave, per i ricercatori, è che nel Parco Nazionale di Gorongosa, gli elefanti senza zanne erano quelli che eludevano il bracconaggio durante la guerra civile e trasmettevano questo tratto a molti dei loro figli.
Un dato evidentemente preoccupante, che fa riflettere sulle conseguenze di breve e lungo termine del bracconaggio.